Oggi voglio parlarvi di una cosa che, sono sicuro, abbiamo notato un po’ tutti scorrendo Facebook: quei post con errori talmente evidenti che ti viene quasi spontaneo fermarti e cliccare, magari solo per correggere chi ha scritto. Parlo di quelle immagini di attori famosi accompagnate dal nome di qualcun altro o di eventi storici con date palesemente sbagliate. Ma… vi siete mai chiesti perché questi errori sembrano così diffusi ultimamente?
Bene, vi svelo un segreto: sono spesso fatti apposta!
Perché questi errori attirano così tanta attenzione?
Siamo onesti, nessuno ama vedere errori, soprattutto quando sono così palesi. Magari ti ritrovi a pensare: “Ma come si può sbagliare il nome di Brad Pitt? E dai!” Oppure: “Nel 1995 è successo QUELLO? Non è possibile!”. Questi post creano una reazione istintiva: vogliamo correggerli o discutere con chi ha fatto l’errore. Ma attenzione: è proprio quello che vogliono!
Questi contenuti sono noti come clickbait, ovvero “esche per clic”. I loro autori non sono interessati a darvi informazioni corrette o utili; vogliono solo che interagiate con il post. Ogni volta che cliccate, commentate o anche solo vi soffermate a leggere, state dando a quel contenuto più visibilità. L’algoritmo di Facebook lo interpreta come un contenuto interessante e lo mostra a più persone.
Ma perché dovrebbero farlo?
In poche parole: per guadagnarci. Più persone cliccano su un post, più traffico va ai siti collegati. E quel traffico si può trasformare in denaro attraverso la pubblicità o altri mezzi di monetizzazione. Alcuni post, addirittura, hanno scopi meno trasparenti, come diffondere disinformazione o creare confusione.
In pratica, quando interagiamo con questi post pieni di errori, aiutiamo chi li ha creati a guadagnare (o, peggio, a diffondere fake news). E noi, cosa otteniamo in cambio? Nulla, se non un po’ di frustrazione.
Come evitare di cadere nella trappola del clickbait
Ecco qualche suggerimento per evitare di diventare vittime di questi stratagemmi:
- Non correggere nei commenti: Lo so, è difficile resistere, ma commentare per correggere un errore contribuisce solo ad aumentare la visibilità del post. Più persone vedranno quel contenuto, e più sarà incoraggiato chi l’ha creato.
- Non cliccare: Anche solo cliccare per vedere di cosa si tratta aumenta il traffico verso il post e verso eventuali siti collegati. È il modo principale con cui guadagnano.
- Segnala i post: Se noti contenuti palesemente fuorvianti o dannosi, puoi sempre segnalarli a Facebook. In questo modo aiuti a ridurre la diffusione di disinformazione.
- Sii critico: Non tutto quello che trovi sui social è affidabile. Prima di condividere o interagire, pensa a cosa potrebbe esserci dietro quel post.
Facciamoci furbi!
Il miglior modo per evitare di essere intrappolati da questi contenuti è ignorarli. Ogni volta che resistiamo alla tentazione di cliccare, commentare o correggere, togliamo potere a chi sfrutta l’errore per guadagnare. E se mai dovessi trovarti a pensare: “E se fosse davvero un errore in buona fede?”, ricorda che ci sono modi migliori per informarsi o discutere senza cadere nel tranello del clickbait.
Alla fine, sta a noi rendere i social un posto più piacevole. Facciamo in modo che non siano gli errori a dominare le nostre bacheche, ma i contenuti di qualità che ci arricchiscono davvero.
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Se anche tu hai notato questa tendenza, spargi la voce al fine di stare sempre un passo avanti e non dare soddisfazione a chi sfrutta questi trucchetti!
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