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Robbie Williams: Better Man. Il Trailer che ci fa grattare la testa (o il pelo)

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Oggi è stato rilasciato “Better Man” il tanto atteso trailer del biopic su Robbie Williams, uno dei cantanti più iconici della nostra epoca. Ma c’è un piccolo dettaglio che ha colto tutti di sorpresa: Robbie, anziché comparire in carne e ossa, appare… come una scimmia. Sì, avete capito bene: una scimmia digitale perfettamente realizzata in computer grafica. E mentre guardavo quel primate scimmiesco, con la sua pelliccia fluente e gli occhioni espressivi, mi sono chiesto: ma davvero?

Certo, la CGI ormai può fare miracoli, e di biopic originali ne abbiamo visti parecchi, ma questa trovata ha tutta l’aria di essere qualcosa di più di un semplice effetto speciale. Perché una scimmia? Perché proprio lui? E soprattutto: perché nessuno si scandalizza?

Da fan di Robbie Williams, devo dire che la sua carriera è sempre stata un susseguirsi di colpi di scena. Dai suoi videoclip sopra le righe alle performance live dove niente era mai scontato, Robbie ha costruito il suo successo su una serie di trovate geniali (a volte anche un po’ assurde). Eppure, proprio per questo non mi stupirei se questo trailer fosse solo l’ennesima delle sue bizzarre idee per creare buzz attorno al film.

Immagino già la scena: tutti noi ad arrovellarci sul perché un biopic su una star del pop britannico ci proponga un Robbie-scimmia, quando in realtà il film (quello vero) vedrà un attore umano somigliante al Williams originale interpretarlo. Certo, il primate in CGI potrebbe benissimo essere solo una strizzatina d’occhio al mondo della promozione moderna, dove la viralità è tutto e dove, per far parlare di un progetto, l’importante è sorprendere. Del resto, Robbie sa come far parlare di sé.

Un’altra teoria? Beh, potrebbe essere un modo per ricordarci che Robbie Williams, in fondo, è una bestia da palco. E come tale, chi meglio di una scimmia poteva rappresentare la sua energia scatenata, il suo carisma animalesco e la sua innata capacità di lasciare tutti a bocca aperta?

Tuttavia, confesso che resto un po’ perplesso. Se è solo marketing, missione compiuta: di questo trailer se ne parla già ovunque. Ma se davvero il film fosse così, con Robbie rappresentato sotto forma di un animale antropomorfo? Ecco, questo mi fa sorgere qualche dubbio sul tono che avrà la pellicola. Sarà davvero un omaggio alla sua carriera o solo un esperimento cinematografico fuori dagli schemi?

Oltre a tutto questo, c’è un dettaglio che non posso ignorare. Uno dei suoi album più famosi, “Escapology”, contiene quello che considero uno dei suoi pezzi più affascinanti in stile country: “Me and My Monkey”. Ecco, qui comincio a vedere un possibile legame più profondo con la scelta di Robbie di essere rappresentato come una scimmia nel trailer.

In quella canzone, il protagonista vive una serie di avventure surreali insieme a una scimmia, un compagno di viaggio che lo accompagna in situazioni al limite della follia. Chissà, forse la scelta di apparire come una scimmia nel film è un richiamo a quel pezzo e al suo significato simbolico. In “Me and My Monkey”, la scimmia è una figura ambigua, quasi un alter ego che rappresenta una parte selvaggia, incontrollata, forse un riflesso della stessa irriverenza e imprevedibilità che Robbie ha sempre incarnato. Potrebbe essere che, con questa trovata, Robbie ci stia dicendo che la sua scimmia interiore è sempre stata parte integrante del suo personaggio pubblico?

Forse, il collegamento tra la canzone e il trailer è un modo per sottolineare il fatto che Robbie ha sempre avuto un rapporto complesso con la sua immagine e la sua identità, un continuo oscillare tra il bisogno di fuggire (come suggerisce il titolo “Escapology”) e il desiderio di sorprendere il mondo con la sua unicità. Se così fosse, allora la scimmia CGI non è solo un espediente visivo, ma un messaggio profondo su chi è davvero Robbie Williams.

Per ora, non ci resta che aspettare ulteriori dettagli e, magari, un secondo trailer che ci rassicuri sulla presenza di un Robbie più umano. O, chi lo sa, potremmo scoprire che il nostro cantante preferito ha scelto di raccontarsi in modo davvero… evolutivo. In fondo, da Robbie Williams possiamo aspettarci di tutto. Persino una scimmia.

 

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