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Quel fenomeno chiamato “Shrinkflation”

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Ti è mai capitato di comprare la tua solita confezione di biscotti e notare, improvvisamente, che sembrano finire più velocemente del solito? Non è una tua impressione.
Benvenuto nel magico mondo del Shrinkflation (o Product Shrink), una pratica sempre più comune dove le aziende riducono la quantità di prodotto nella confezione ma, attenzione, il prezzo rimane lo stesso.

Perché succede?

Le aziende non lo fanno per puro divertimento (anche se sembra). La causa principale è che i costi di produzione stanno salendo: materie prime, trasporti, energia… insomma, un disastro. Per evitare di farci pagare di più a vista d’occhio, la soluzione più furba è ridurre un po’ la quantità. Non ti aumentano il prezzo, ma la confezione diventa magicamente più leggera. C’è anche da dire che la competizione tra brand è spietata. Se un’azienda alza i prezzi, rischia che tu vada a comprare dal concorrente, che magari, senza farti accorgere, ha già ridotto la sua confezione da 500g a 450g. Un classico!

Le conseguenze per noi consumatori

Alla fine, anche se il prezzo non aumenta, stiamo comunque pagando di più per ogni singolo grammo o millilitro. E la cosa peggiore è che spesso non ce ne accorgiamo finché non è troppo tardi. Ci ritroviamo a comprare più spesso e, quando ci rendiamo conto che qualcosa non quadra, potremmo sentirci presi in giro.
Questa situazione è particolarmente frustrante per chi ha un budget limitato. Se devi fare i conti al centesimo, scoprire che hai pagato lo stesso per meno prodotto è una brutta sorpresa.

Cosa si può fare?

Beh, la prima cosa che le aziende dovrebbero fare è essere trasparenti. Se riduci la quantità, fallo sapere ai tuoi clienti. Non siamo stupidi, capiremo che i costi stanno salendo per tutti e, con una comunicazione onesta, forse non ci sentiremo troppo ingannati. Poi, perché non pensare a qualche innovazione? Invece di ridurre la quantità e basta, le aziende potrebbero offrire versioni migliorate dei loro prodotti o introdurre formati nuovi che giustifichino il prezzo. Insomma, creatività! E poi… potrebbe essere il momento di pensare a qualche regolamento che obblighi le aziende a essere più chiare su queste variazioni. Nessuno ama le sorprese quando si tratta del portafoglio.

La mia opinione

Lo dico onestamente, non mi piace. Il Shrinkflation è come quando qualcuno ti prende in giro senza dirti apertamente cosa sta facendo. Se c’è un problema con i costi, va bene, ma almeno informami. Trovo che la trasparenza dovrebbe essere alla base di ogni rapporto, anche tra consumatore e azienda. Alla fine, se scopro che mi stai riducendo il prodotto di nascosto, probabilmente non comprerò più da te. Detto ciò, capisco che la situazione economica è complicata per tutti, aziende incluse. Però, la fiducia dei clienti è preziosa e una pratica come questa, se gestita male, rischia di farla perdere per sempre. Quindi sì, il Shrinkflation è qui, e probabilmente ci farà compagnia ancora per un po’. Ma sarebbe bello vedere più onestà e magari anche qualche idea brillante che ci faccia sentire meno “alleggeriti” al momento dell’acquisto.

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