Taglia e cuci.

Tracking tra Photoshop e After Effects. Più che un test, un semplice esercizio di stile…

Col cubo per aria!

Il test di oggi ha visto un cubo di vetro fluttuare sopra la mia mano. Una piccola magia di After Effect e Cinema 4D su una clip di iPhone 6 plus. 😉

Keynote

Scrivo questo post dopo aver visto questa splendida animazione di Linda Dong.

Ho sempre apprezzato l’App Keynote di Apple per la sua semplicità d’uso e la qualità delle animazioni. Ma credo di essere semplicemente il numero 9.427.332 al mondo ad avere questa opinione. È un software non più giovanissimo ma in costante aggiornamento e negli ultimi anni la percezione che si sia fatto ampio spazio anche tra gli utenti “powerpoint” più incalliti è una palese realtà.

Mi capita di utilizzarlo, spesso per quei clienti che chiedono di dare alle loro presentazioni quel “tocco d’animazione” in più.
Pochi però immaginano che Keynote è di fatto lo strumento ideale per realizzare veloci storyboard e clip d’animazione prettamente grafiche.
Ricordo ad esempio d’averne fatto abbondante uso un paio d’anni fa per la realizzazione della clip per Quelli della Pizza: anziché impazzire tra i keyframe di Motion, ho pensato bene di utilizzare Keynote nella fase preliminare, creando così un’animazione semplificata ma che rendesse l’idea di cosa avessi in mente, poterla presentare al cliente e una volta confermata, passare tutto in pasto a Motion per la versione definitiva.

È ovvio che Motion, After Effects & Co. hanno 10 marce in più, nessuno discute sulle loro peculiari qualità d’animazione. Ma usare Keynote significa spesso un ottimo risultato e un minimo sforzo in termini di risorse e tempo.

Keynote è disponibile per Mac a €19,90 su App Store. Gratis per iPad e iPhone. La versione web per iCloud è disponibile anche su piattaforma Windows.