Grandi novità dal NAB2015 con il nuovo DJI Ronin “M”, incredibilmente compatto e leggero.
Il DJI Ronin era da molti mesi nei primi posti in classifica della mia wish-list grazie alle sue strabilianti capacità di stabilizzazione ma al NAB 2015 è arrivato un enorme aggiornamento con il Ronin M (immagino che M stia per mini) con il suo peso dimezzato a soli 2,3 Kg e dalle dimensioni così ridotte da poter essere infilato nello zaino e allo stesso tempo abbastanza robusto e potente da stabilizzare quasi 4 kg di equipaggiamento, che in termini pratici significa poter bilanciare la Canon 5D Mark III o la Blackmagic Production Camera 4K!
Nonostante la giovane età, DJI Ronin ha avuto un enorme successo in tutto il mondo grazie alla robustezza e alla qualità resa dall’efficiente gimball, alla batteria in grado di sostenere 6 ore di utilizzo e – non per ultimo – il prezzo, nettamente più accessibile alla concorrenza di Freefly con i suoi Movi 10 e Movi 15. Il suo unico tallone d’achille era certamente il peso – pari a 4,2 kg – da aggiungere al peso della camera e delle ottiche. Con l’arrivo di Ronin M, il peso e il prezzo sono drasticamente dimezzati.
Anche Freefly propone la propria versione Movi M5 ma ad un prezzo di circa 4000 dollari, ancora una volta il doppio rispetto all’offerta di DJI.
In attesa di vedere commercializzato il gioiellino (le notizie in rete ne danno disponibilità entro le prossime 2-3 settimane), ecco un bellissimo cortometraggio promozionale per il Ronin M realizzato direttamente dalla casa produttrice che vale la pena guardare.
Altrettanto interessante il backstage che mostra l’utilizzo del Ronin M e del resto dei prodotto DJI.
Adobe presenta la nuova major release di Lightroom per OS X, Windows e le versioni mobile per iOs e Android.
Lightroom CC e Lightroom 6 (versione standalone svincolata dall’offerta Creative Cloud e senza supporto alle funzioni mobile) sono state introdotte con consistenti novità.
Immagini HDR. Con la funzione Unione HDR è possibile combinare più scatti con esposizioni differenti in un’unica immagine con un’ampia gamma dinamica (HDR, High Dynamic Range). Migliore controllo dei filtri. E’ possibile controllare con maggiore precisione le parti dell’immagine interessate dal filtro graduato o radiale. Con il pennello è ora possibile modificare la maschera del filtro, aggiungendo o rimuovendo gli effetti filtro in qualunque punto. Individuazione di foto di soggetti semplici. L’applicazione è in grado di individuare anche senza tag e metatag immagini di amici e parenti Immagini panoramiche. Grazie alla tecnologia Photomerge è possibile unire più immagini – comprendenti anche file RAW, -per dare vita ad immagini panoramiche. Presentazioni video. L’utente ha a disposizione strumenti per la creazione di presentazioni utilizzando immagini statiche, video ed effetti. Condivisione dei progetti. L’app consente di pubblicare gallerie web, raccogliendo commenti sulle foto, sia su desktop, sia su mobile. Supporto per più dispositivi. Lightroom supporta ora anche i tablet Android e, come avviene su iPhone e iPad, tutte le modifiche vengono sincronizzate sul computer Narrazione di storie. Le immagini di Lightroom possono essere trasferite in Adobe Voice e Slate su iPad e iPhone, dando vita a realizzazioni visive e video animati Prestazioni ottimizzate. Le operazioni di importazione e modifica delle foto sfruttano i processori grafici compatibili per velocizzare le operazioni, in particolar modo durante le operazioni svolte nel modulo “Sviluppo” Gallerie web migliorate. L’utente può presentare i propri lavori in gallerie web interattive rese più eleganti e coinvolgenti. Le nuove gallerie, compatibili con l’HTML 5, possono essere visualizzate in qualsiasi browser desktop e mobile.
Anche sul fronte mobile sono state introdotte ulteriori feature come la nuova modalità di presentazione su iPad o iPhone, ricerca rapida delle foto su iPad o iPhone e miglioramenti nel ritaglio.
Per maggiori informazioni su Lightroom CC e Lightroom 6 ecco i dettagli dalla pagina ufficiale.
Alcune considerazioni personali in attesa dell’imminente dodicesima release.
Solo pochi anni fa, DaVinci Resolve era considerata una soluzione hardware e software all-in-one specifica per coloristi estremamente costosa. Da un prezzo iniziale di 30.000 dollari, nel 2010 Blackmagic ha iniziato ad offrire DaVinci Resolve per Mac a 995 dollari per la versione completa oltre ad una versione Lite gratuita. La versione completa è inclusa con l’acquisto delle Blackmagic Cinema Camera e Production Camera.
Con Blackmagic DaVinci Resolve 11, annunciato al NAB 2014, è possibile avviare e completare il progetto di modifica senza l’utilizzo di altri software NLE.
È certamente un momento importante e volatile nel mercato NLE. Adobe è cresciuta a dismisura dal lancio di Final Cut Pro X grazie forse all’integrazione di Premiere Pro con il resto della propria suite. Nonostante FCP X contempli numerosi fan, altrettanti utenti di FCP 7 sono migrati a Adobe Premiere Pro a causa delle caratteristiche comuni e il supporto di Premiere a 64 bit.
Ma di recente Adobe ha dato accesso ai propri prodotti mediante la sottoscrizione al servizio Creative Cloud. Allo stato attuale, un abbonamento a Creative Cloud è l’unico modo per ottenere Premiere Pro e il costo mensile, che comprende l’uso di tutti i software Adobe, anche quelli di cui non se ne fa realmente uso, la rende poco appetibile.
Risolvere 11 ha l’aspetto e la sensazione di come Final Cut Pro X dovrebbe essere.
Il design complessivo dei pannelli, dei viewers e dei media rende l’aspetto di Resolve 11 molto simile a FCP X. In realtà, se non per una caratteristica fondamentale, Resolve 11 potrebbe essere scambiato per FCP X: la vera differenza in Resolve 11 è la costante presenza delle tracce audio e video, pur mantenendo il look moderno di FCP X.
Blackmagic ha aggiunto tutti i quei controlli di modifica standard che fino ad oggi erano assenti in DaVinci Resolve. È possibile trascinare clip sopra la finestra del programma per ottenere un pop-up che consente di eseguire in modo rapido un inserimento, sovrascrivere, sostituire, riempire, sovrapporre, aggiungere e invertire. Controlli familiari JKL consentono di muoverci nella timeline.
Il codec è robusto, come previsto dal Blackmagic, con la possibilità di riprodurre nativamente diversi formati e risoluzioni nella timeline, tra cui una vasta gamma di file RAW. Il tutto in tempo reale.
DaVinci Resolve 11 ha introdotto oltre 70 nuove funzionalità rispetto alla release precedente e le novità trapelate in questi giorni in merito alla nuova, dodicesima versione in uscita a breve pare non siano da meno con le sue 80 novità.
Se le promesse verranno mantenute non escludo in alcun modo il “grande passo”, ovvero la migrazione definitiva a questa piattaforma.
Siete interessati a DaVinci Resolve? In attesa dell’aggiornamento a DR12 scaricate la versione “Lite” gratuita di DR11 dal sito ufficiale.
Per maggiori informazioni e i dettagli completi vi rimando alla pagina ufficiale.
In attesa che Apple Watch rivoluzioni le nostre vite, curiosando in rete ho trovato Removu R1, un “cinturino” in grado di accogliere il display LCD della nostra GoPro 3, 3+ e 4. Dotato di wifi per la trasmissione del segnale e batteria di alimentazione è un’ottima soluzione per avere sempre la nostra “piccola” sotto controllo evitando di usare smartphone e tablet ingobranti.
Inoltre il case robusto è resistente agli urti e all’acqua.
Mica poco.
Peccato che la versione per GoPro 4 sia in attesa per il prossimo marzo 2015.
È un periodo di lunghe attese…